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Monica Wieser

Anima e volto di Esemdemì, Monica Wieser gestisce la sala e amministra le struttre grazie alla sua lunga esperienza nel settore.

Dicono che chi nasca tra le montagne abbia una visione ristretta delle cose. Forse a causa delle troppe pareti che stringono le persone in un abbraccio stretto e protettivo. Eppure basta salire un po’, raggiungere la cime delle vette e guardarsi intorno per capire che il mondo è vasto e vale la pena di esplorarlo.

Questa voglia di viaggiare è la stessa che ha accompagnato Monica Wieser in tutta la sua vita. Nata in una famiglia di albergatori della Val Badia, Monica in Alto Adige avrebbe potuto avere tutto. Eppure ha deciso di partire lasciandosi ogni scorciatoia alle spalle.

A 22 anni infatti, dopo essersi fatta le ossa nelle strutture di famiglia, si trasferisce a Los Angeles per lavorare al ristorante “Valentino” dello chef Piero Selvaggio. È il 1997 e negli USA Monica si occupa dell’accoglienza dei clienti e dell’amministrazione di un ristorante che ogni giorno serve tra i 250 e i 300 coperti.

Come ama dire Piero: “negli USA si fa business, in Italia poesia”. Per Monica è uno shock, ma la voglia di farcela è più forte di ogni difficoltà. Dopo un anno infatti si sposta sulla east coast, a New York dove lavora per conto della famiglia Maccioni.

Durante questo periodo fa parte del team che si occupa dell’apertura di un ristorante a Las Vegas. È un’esperienza durissima. In mezzo al deserto del Nevada si fanno turni da 16 ore, i ritmi sono altissimi e richiedono grandi sforzi, fisici e mentali.

Forte di questa esperienza, Monica rientra in Val Badia ed è qui che conosce Claudio, il suo futuro marito. Claudio lavora da qualche tempo nelle strutture della famiglia di Monica. Tra i due nasce un feeling, si mettono insieme e partono per l’Arabia Saudita.

È il 2010 e prima di tornare in Italia, Monica e Claudio passeranno quasi cinque anni negli Emirati Arabi. Anni in cui approfondiscono gli aspetti gestionali e manageriali della conduzione di un ristorante. Ed è con questa esperienza sulle spalle che nel 2015 rientrano in Alto Adige, per aiutare Robert, il fratello di Monica, nella gestione del ristorante Zur Kaiserkron e dare vita a Esemdemì, un nuovo e ambizioso progetto.